La settimana degli italiani: l’acuto di Enrico Zanoncello e la solidità di Diego Ulissi in sette giorni con pochi lampi azzurri – Fra i giovani spicca Florian Samuel Kajamini
Una settimana con poche luci per i corridori italiani. Le corse che hanno avuto luogo fra lunedì 8 e domenica 14 aprile hanno visto tanti atleti azzurri in azione, ma il piatto dei risultati non è stato particolarmente ricco. L’unico appuntamento in calendario di categoria WorldTour era la Amstel Gold Race, che si è corsa domenica e che ha visto pochi italiani nel cuore dell’azione. Alla fine, nei primi venti di giornata, si sono piazzati il campione tricolore in carica, Simone Velasco (Astana Qazaqstan), 18esimo, e, giusto una posizione più indietro, Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty).
In precedenza, si è svolto Il Giro d’Abruzzo, competizione di livello 1.1 che ha visto tanti italiani in gara, soprattutto per via della presenza di un gran numero di formazioni Continental. Proprio sulle strade d’Abruzzo è arrivato l’acuto di Enrico Zanoncello, che ha vinto la volata con cui si è conclusa la prima frazione, regalando un successo importante alla Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè. La stessa squadra ha visto Domenico Pozzovivo fare cose discrete nelle tappe più impegnative, prestazioni che lo hanno portato a chiudere al decimo posto nella classifica generale, oltre che sesto nella seconda tappa Inoltre, Filippo Fiorelli e Alessandro Tonelli si sono fatti vedere, buttandosi nelle fughe che hanno caratterizzato rispettivamente la seconda e la terza tappa, con Tonelli che poi ha concesso il bis nella quarta. Ottime prove, poi, per Diego Ulissi, uno dei più brillanti della formazione schierata dalla UAE Team Emirates nell’occasione: il toscano ha chiuso al secondo posto la tappa che terminava con l’ascesa ai Prati di Tivo, al quarto l’ultima frazione e al sesto (miglior italiano), la classifica generale.
Le strade d’Abruzzo hanno inoltre consentito ai corridori italiani in forza alla Continental giapponese JCL Team Ukyo di raccogliere buoni risultati: Matteo Malucelli è stato secondo solo a Zanoncello nella frazione d’apertura, Thomas Pesenti ha chiuso terzo la tappa successiva, dopo essersi piazzato sesto nel primo arrivo, e Giovanni Carboni ha dato buoni segnali nelle giornate che hanno deciso la classifica generale. Per lui, la classifica finale ha detto nono posto. In quanto a piazzamenti, buono quello nella prima frazione di Riccardo Biondani (General Store-Essegibi-F.lli Curia), settimo. Tanti atleti hanno poi cercato di mettersi in luce con attacchi a lunga gittata: fra questi vanno ricordati senz’altro Andrea Guerra (Zalf Euromobil Fior) e Diego Bracalente (MBH Bank Colpack Ballan), in avanscoperta sia nella prima che nella seconda tappa, con Guerra che ha guidato la classifica degli scalatori fino al termine della terza tappa. Nelle varie azioni da lontano si sono visti anche Matteo Spreafico (Mg.K Vis – Colors for Peace), Nicola Rossi (Beltrami TSA-Tre Colli), Tommaso Dati (Biesse-Carrera), Tommaso Nencini e Simone Raccani (Zalf Euromobil Fior).
Uscendo dai confini nazionali, si è corso parecchio in Francia. Nel Tour du Jura (1.1), gara dal profilo altimetrico molto impegnativo, sono andati all’attacco Martin Marcellusi (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè) e Marco Frigo (Israel-Premier Tech) , con quest’ultimo che è stato l’ultimo a essere ripreso dai corridori che poi si sono giocati il successo. Frigo si è visto sorpassato a soli 2700 metri dal traguardo. Al successivo Tour du Doubs si è invece messo in mostra Federico Biagini (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè), in fuga per 140 chilometri e riassorbito solo ai piedi della salita finale. Sempre in Francia, al Tour du Loir et Cher (categoria 2.2), si è rivisto Alexander Konychev, in azione con i colori dell’austriaco Team Voralberg: per lui, undicesimo posto nella prima tappa e ottavo nella quarta. Poca Italia, invece, alla Freccia del Brabante (Pro.Series) : il migliore al traguardo è risultato Nicolò Buratti (Bahrain Victorious), che si è piazzato 18esimo nell’esigente arrivo di Overijse.
Giovani
Il piatto forte della settimana, per quel che riguarda il calendario giovanile, era la Liegi-Bastogne-Liegi U23. I ragazzi italiani sono rimasti però lontani dal cuore dell’azione e Matteo Ambrosini (MBH Bank Colpack Ballan) è stato il miglior azzurro al traguardo, 30esimo. Gioia invece per Florian Samuel Kajamini, compagno di colori di Ambrosini, che si è imposto al Trofeo Città di San Vendemiano, gara di categoria 1.2U che si è svolta domenica. Il 21enne ha così coronato una serie di prestazioni molto interessanti, sfoderate nell’arco della primavera: fra le altre cose, Kajamini era stato ottavo nell’ultima tappa de Il Giro d’Abruzzo, piazzandosi poi 15esimo nella graduatoria finale.
Al già citato Tour du Loir et Cher si è messo in evidenza anche il 20enne Alessio delle Vedove, che corre per la Wanty-Reuz-Technord, ovvero la squadra di sviluppo della Intermarché-Wanty. Per lui un buon quarto posto nella quarta tappa, regolando il gruppo principale, beffato però da una fuga di 3 corridori. .
Infortuni
Fortunatamente, nessun problema serio da segnalare nell’arco della settimana. Arrivano poi novità riguardanti Giacomo Nizzolo (Q36.5), che in questo 2024 non ha ancora corso e che dovrebbe essere pronto per tornare in azione entro la fine del mese di aprile.
Cosa ci aspetta questa settimana
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